Strumenti eccezionali per la lotta alla contraffazione, ma come funzionano i rilevatori di banconote false? Esaminiamo la tecnologia che sta alla base di questi apparecchi sempre più sofisticati.
Che cos’è e come funziona un rilevatore di banconote false?
I rilevatori di banconote false possono essere definiti come la più potente arma per sconfiggere i falsari. Infatti, nonostante le continue innovazioni che i laboratori della BCE propongono sulle nuove banconote, i più abili falsari riescono sempre a trovare un modo per ottenere soldi di carta che sembrano veri.
Ologrammi, scritte e simboli che come per magia appaiono e scompaiono, fili invisibili che in controluce si manifestano sulla carta (sempre più raffinata) e… sembra tutto inutile! Le banconote false create da questi abili artisti dell’illegalità sembrano quasi perfette.
Appunto, quasi perfette. Ad una attenta analisi visiva e sfruttando il tatto è possibile riscontrare una contraffazione, ma occorre sempre tanto tempo e mai, se non si è esperti, si avrà certezza pari al 100%. Ecco che i rilevatori di banconote giungono in nostro soccorso, utilissimi sia per chi ha una attività commerciale, sia per chi non ha a che fare con un flusso continuo di contante.
Siete curiosi di sapere come funzionano i rilevatori di banconote false? Bene, proviamo a dare qualche indicazione per capire come questi piccoli concentrati di tecnologia (indispensabili) aiutano milioni di persone quotidianamente.
Come funzionano i rilevatori di banconote false: luce bianca, ultravioletti e infrarossi
Ogni singolo apparecchio agisce sfruttando diverse azioni della luce. Quindi, non si muovono in un’unica direzione, ma accertano una contraffazione in più modi:
- La luce bianca viene impiegata come luce riflessa e trasmessa. La prima è utile per evidenziare i dettagli della stampa non conformi all’originale, la seconda verifica la presenza dei normali componenti visibili solo in controluce.
- I raggi ultravioletti sono utilissimi per mettere in risalto tutti i particolari non visibili ad occhio nudo. Tutte le nuove banconote contengono uno speciale inchiostro con fosfori fluorescenti non visibili alla luce del sole, ma visibili solo con raggi UV (lunghezza d’onda di 365 nanometri).
- I raggi infrarossi sono utili per mettere in risalto alcune caratteristiche che riguardano i materiali che compongono ogni singola banconota, come ad esempio lo speciale inchiostro magnetico utilizzato per la stampa. Quest’ultimo si divide in due sottocategorie: l’inchiostro che riflette la luce dei raggi infrarossi e quello che assorbe la luce diventando nero. Queste piccole trasformazioni sono invisibili ad occhio nudo e con la luce del sole.
Altre tre caratteristiche che permettono di capire come funzionano i rilevatori di banconote false
L’esame portato avanti dai migliori rilevatori di banconote false non si esaurisce a quanto detto nel precedente paragrafo. Infatti, ogni singolo rilevatore si avvale anche di:
- verifica con spettrografo, che avviene misurando la reazione delle diverse componenti della banconota in base a quelle che sono le differenti lunghezze d’onda emesse dal rilevatore. È l’esame più importante per capire se una banconota è vera oppure è stata contraffatta.
- Verifica magnetica: le banconote vere sono stampate con inchiostro ferromagnetico, che ad occhio nudo appare come normalissimo inchiostro. I rilevatori riescono a verificare attraverso piccolissimi e potenti magneti e sensori di ultima generazione la presenza o meno di inchiostri magnetici o fili metallici.
- Le dimensioni contano! Tutte le banconote vere hanno precise caratteristiche di lunghezza, larghezza e spessore. I più tecnologici rilevatori sfruttano l’azione di ricetrasmettitori led pulsanti e sensori ad infrarossi per misurare in frazioni di secondo le dimensioni della banconota.
Capire come funziona un rilevatore di banconote false è importante per rendersi conto che non sempre è possibile riconoscere una contraffazione, nonostante una buona vista, un tatto sensibile e la conoscenza di tutti i dettagli delle banconote vere.